Ieri 30 Novembre a Palazzo Lombardia si è svolta la seconda edizione del Forum Parchi Lombardia, e per l'occasione le aree protette regionali si sono confrontate sull'andamento delle azioni strategiche di sviluppo territoriale, di tutela della biodiversità e di adattamento alla crisi climatica.
"Ripensare, riqualificare e riconnettere" è stato il filo conduttore del Forum che ha ospitato oltre 50 rappresentanti delle aree protette lombarde.
Gli interventi della mattinata hanno fatto emergere come le azioni dei parchi siano in grado di creare opportunità di sviluppo e governo del territorio, di far fronte al dissesto idrogeologico, oltre che di supportare il turismo sostenibile locale promuovendo una migliore fruizione degli ambienti naturali, proponendo un'alternativa per un'agricoltura di qualità integrata e in equilibrio con la natura e aumentando il benessere delle comunità.
"In questi anni c'è stata grande collaborazione con Federparchi che ha portato a risultati concreti, penso ai finanziamenti straordinari erogati con il Piano Lombardia, all'allargamento di alcune aree protette e all'ammodernamento delle infrastrutture" - dichiara Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia - "Ora le sfide per il futuro sono legate allo snellimento normativo e alla sostenibilità economica degli enti parco. Convocherò i parlamentari lombardi per chiedere un impegno affinché ai parchi regionali vengano riconosciuti i fondi che spettano ai parchi nazionali".
Sono state poi le associazioni e gli enti che costantemente collaborano con i parchi a raccontare il valore creato dalle aree protette sul territorio condividendo esperienze dirette.
Il Parco Adda Nord ha sottolineato come l'educazione ambientale sia una rete che collega tutti i parchi lombardi grazie anche alla coordinazione di Area Parchi. Anche le Pro Loco hanno svolto un ruolo fondamentale negli eventi di educazione ambientale nel parco.
Il Parco Campo dei Fiori per la promozione dei sistemi forestali e della biodiversità ha portato come esempio l'istituzione delle ASFO: associazioni tra proprietari pubblici e privati di un determinato territorio che si riuniscono per gestirlo coordinatamente.
Il Parco Colli di Bergamo ha mostrato il progetto Bio-Distretto per un'agricoltura biologica e sociale volta a promuovere il territorio grazie anche a cooperative come Aretè ed Oikos.
Infine, il Parco Monte Barro ha evidenziato come il turismo sostenibile sia possibile portando come esempio virtuoso la ristrutturazione ecosostenibile dell'eremo Monte Barro gestito da Legambiente ed Eliante, per la parte didattica.
"In questo Forum è emersa la centralità del ruolo delle aree protette non solo nella tutela della biodiversità ma nell'attivazione del benessere degli esseri viventi e quindi di tutti gli habitat. Non solo, i parchi svolgono un compito determinante nei processi di contrasto al cambiamento climatico: accolgono le acque nei momenti di forte intensità delle piogge, forniscono un servizio nella tutela dei suoli e della loro fertilità, sono promotori di uno sviluppo positivo di agricoltura di qualità. Infine, questo forum apre un anno importantissimo che ci porterà verso i quarant'anni della legge regionale che ancora oggi dimostra la sua validità perché capace di garantire il governo locale dei territori e la sussidiarietà quali pilastri di un rapporto costruttivo con le amministrazioni locali" - commenta Marzio Marzorati, coordinatore di Federparchi Lombardi
Tra le normative regionali è stato dato ampio spazio alla legge n.83/86 che definisce il Piano regionale delle aree regionali protette, che l'anno prossimo celebrerà i suoi 40 anni. Grazie all'intervento di Gianni Verga, relatore della legge stessa, è stato approfondito il valore della legge regionale per le aree protette che tutt'oggi è in grado di rispondere alle sfide del sistema anche attraverso la bellezza quale fattore determinante perché le persone stiano bene nel luogo in cui abitano.
A conclusione della mattinata, uno sguardo più ampio alle sfide e alle strategie della rete nazionale ed europea delle aree protette, con l'intervento di Stefano Santi, del board di EUROPARC Federation, i cui obiettivi sono: rafforzare la rete, rafforzare lo stato delle aree protette, migliorare lo stato della natura e promuovere lo sviluppo sostenibile; infine, Giuseppe Barra ha parlato della sfida regionale in relazione al ruolo di Federparchi Nazionale: coinvolgere dal basso, supportare dall'alto in un tavolo di coordinazione regionale.